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Il Sirente in autunnodi Stefano Ardito Il Sirente, che si alza tra l’Altopiano delle Rocche e Sulmona, è una delle montagne più spettacolari d’Abruzzo. Il suo versante settentrionale, che supera i mille metri di altezza, si allunga per una decina di chilometri, e a tratti ha l’aspetto di una vera e propria parete, è un grande spazio di wilderness, e una straordinaria palestra di escursioni, sci- alpinismo e alpinismo estivo e invernale. Nella zona si sono insediati da tempo i camosci reintrodotti nell’estate del 2013 sul Sirente.
Ho scattato queste foto in una splendida giornata di ottobre, durante un sopralluogo per la mia nuova guida “Sentieri del Parco Velino-Sirente” che verrà pubblicata nella primavera 2016 dalla Iter Edizioni di Subiaco. Sono salito dallo Chalet Sirente per il classico itinerario che sale nel bosco e conduce verso la Val Lupara e la vetta, a 1737 metri di quota l’ho lasciato per traversare a sinistra verso i ghiaioni della parte orientale della parete. Alla fine ho raggiunto lo storico sentiero della Neviera, e l’ho seguito in discesa, in un’altra meravigliosa Canale e al punto di partenza. E’ stata un’ottima occasione per esplorare una zona magnifica e che non conoscevo, e per verificare le condizioni dei sentieri. Alcuni sono segnati benissimo, altri non esistono proprio (ma si passa senza problemi), decine di cartelli segnalano un’ippovia costata fior di denari pubblici e che non ha mai percorso nessuno.
Camminando, come spesso accade, ho anche studiato un po’ di geografia. E finalmente ho scoperto dove sono l’Altare della Neviera, il Peschio Gaetano, il Monte di Canale, il Peschio dello Scurribile e gli altri speroni rocciosi dove il mio amico Cristiano Iurisci e altri alpinisti continuano da qualche anno ad aprire degli itinerari molto belli. C’è ancora da esplorare, in Abruzzo!
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