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L'incontro con tre orsi marsicanidi Paolo Forconi
Avere la fortuna di vedere tre orsi in natura non capita tutti i giorni, anzi occorrono molti giorni di osservazione e appostamento per riuscire a vederne uno solo. "Il 30 giugno mi trovavo - racconta Paolo Forconi - su una montagna nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, all'improvviso, alle 5,45 vedo una macchiolina nera, il primo orso a più di 500 m di distanza. Lo inquadro con la telecamera e mi accorgo che è seguito da un altro orso, un giovane di colore chiaro. Penso ad una femmina seguita dal giovane. Poi ecco comparire un terzo orso, un maschio adulto e grande che segue il primo. Camminano velocemente, a tratti corrono leggermente, come se il primo scappasse dal maschio adulto, respirando affannosamente con la bocca. Attraversano tutto il versante della montagna e scompaiono dopo circa 15 minuti nel bosco. A casa, riguardando il filmato mi sono accorto che il primo orso non era una femmina ma un maschio così come l'adulto grande. Il giovane non si sa se fosse una femmina o un maschio. Sembra quindi che il maschio più grande seguiva l'altro maschio, probabilmente per scacciarlo dal suo territorio. Anche se di orsi ne ho visti diversi, l'emozione è sempre molto forte. Occorre vederlo da vicino, in natura, per percepire che è un animale speciale che può cambiare il modo delle persone di approcciarsi alla Natura. Perchè l’orso è il simbolo della natura selvaggia, una specie misteriosa, affascinante, irraggiungibile, che ha qualcosa in più rispetto agli altri animali e che per molti aspetti è anche simile a noi umani.
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