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I Faugni - La TradizioneOgni anno, all'alba dell'8 dicembre, ad Atri si ripete l'antichissima tradizione popolare dei faugni (dal latino "fauni ignis", cioè fuoco di Fauno). Essa nasce dalla fusione di una consuetudine pagana e contadina. Un tempo, nelle campagne attorno ad Atri, i contadini accendevano dei fuochi, a fini propiziatori prima del solstizio d'inverno, in onore di Fauno, divinità pagana associata alla fertilità della terra. Da questo magico rito deriva appunto la tradizione dei faugni, che consiste nell'accendere e portare in processione per la città, all'alba dell'8 dicembre, alti fasci di canne legati da lacci vegetali. La sera del 7 dicembre il parroco della concattedrale benedice il falò che servirà all'accensione dei Faugni all'alba del giorno dopo. Il giro dei faugni all'alba dell'8 dicembre per vie e piazze del centro storico di Atri termina nella piazza del Duomo, dove i fasci di canne ardenti formano un grande falò. Il corteo è molto festoso, accompagnato dalla banda e dai ragazzi che cantano pieni di allegria, e vede procedere i Faugni (che a volte possono arrivare anche a 100) per le strade della città, che diventano "fiumi" di fuoco.
Le pupe danzano al suono della musica della banda e si accendono di fuochi pirotecnici. Dopo questo spettacolo pirotecnico, diffuso in tutto l'Abruzzo ma che ad Atri assume una forma particolare per la presenza di due pupe e non una, ce n'è un altro, da terra, lanciati da particolari macchinari in legno che rischiarano il cielo notturno del giorno dell'Immacolata e danno appuntamento all'anno prossimo.
La mostra fotografica "I Faugni" di Massimo Losacco Ogni anno, nella notte tra il sette e l'otto dicembre, Atri si illumina di una luce speciale, la luce del fuoco, e tra riti religiosi e pagani, si dà vita ai Faugni, uno degli eventi che, fin dai tempi antichi, più caratterizza la città. Nel buio che precede le luci dell'alba, grandi fasce di canne ardenti, illuminano le vie della città' medioevale, sorrette quasi come trofei, da uomini , donne, bambini, anziani, ma soprattutto atriani, orgogliosi di farlo. Questo evento, magistralmente organizzata dal Comitato faugni, di Atri, diventa ogni anno sempre più motivo di richiamo per molti fotografi e appassionati di fotografia. Per tutti gli appassionati di fotografia saranno allestite due mostre fotografiche nel palazzo Duchi d’Acquaviva. Una avrà come tematica la transumanza e verranno esposte le opere del maestro Giuseppe Tracanna l'atra i Faugni, visti ed interpretati dall’occhio esperto del noto fotografo locale Massimo Losacco fondatore e Presidente del Castrum Fotoclub.
Massimo Losacco, appassionato sin da piccolo di fotografia ha documentato questa tradizione, raccogliendone i frutti in un insieme di scatti , in bianco e nero , molto forti e contrastati. Scie di luce, giochi di fiamma, cortei di persone a volte ben definite e a volte quasi evanescenti , come se fossero anime vaganti , che sembrano voler ricordare le antiche origini dei Faugni. Sullo sfondo le piazze , i vicoli , le vie del centro, che fanno da cornice, una cornice dipinta da una luce riflessa che non la pone in secondo piano, ma la avvolge quasi in un alone di mistero che la rende ancora più bella. In anteprima per Paesaggi d'Abruzzo pubblichiamo alcuni dei 24 scatti che saranno esposti nella mostra.
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