Piana del Cavaliere, Porta d'Abruzzodi Corrado De Santis La piana del Cavaliere, denominata anche Valle del Cavaliere, si trova ad un altituine di circa 600 s.l.m. e rappresenta l'ingresso in Abruzzo per chi, provenendo dalla vicina provincia di Roma, percorre in direzione est l'antica via Tiburtina Valeria ovvero l'autostrada A24. Essa è il crocevia di tre provincie: L'Aquila, Roma, Rieti e i comuni che vi si affacciano sono ben 14 Tra questi, quelli "abruzzesi" della provincia di L'Aquila sono Carsoli, Oricola, Pereto e Rocca di Botte "Frigida Carseoli, nec olivis apta ferendis Terrae; sed ad segetes ingeniosus ager." Ha Carsoli un terren frigido, e poco Acconcio il frutto a generar di olivo; Ma per biade produr fecondo loco Così Ovidio descriveva Carsoli in una delle sue opere, i Fasti Carsoli 600 metri s.l.m. e ha circa 5600 abitanti compresi quelli delle sue numerose frazioni che sono: Pietrasecca, Colli di Monte Bove, Poggio Cinolfo, Villa Romana, Monte Sabinese, Tufo, Villetta "Carseoli" secondo alcuni attesterebbe delle origini orientali, più precisamente semitiche: originerebbe dall'ebraico con significato di "città della volpe" o "del lupo"; secondo altri deriverebbe dal latino "castrum solis" ovvero "fortezza assolata". Carseoli fu sottomessa dai Romani alla fine del IV secolo a.C. e rappresentò un importante avamposto fortificato contro gli attacchi dei Marsi. All'inizio del II secolo d.C., con la divisione dell'Italia in 17 province voluta da Adriano, Carseoli entrò a far parte della provincia dei Marsi. In età medievale fù feudo degli Orsini e poi dei Colonna come sede di baronia, rimanendo a loro soggetta fino al 1806. La peste del 1656 fece grandi stragi in Carsoli, che vide ridursi in pochi mesi la sua popolazione da 1600 a soli 300 abitanti. La seconda metà del Seicento fu caratterizzata dal dispotismo di un signorotto locale, Giovanni Festa, contro il quale nel 1686 scoppiò una violenta sollevazione popolare.
Coinvolta in tutte le vicende politiche e sociali del Settecento e dell'Ottocento, soprattutto perchè posta alla frontiera con lo Stato Pontificio, Carsoli ha visto mutare il suo ruolo e la sua importanza economica in questi ultimi decenni, soprattutto con la creazione di un buon nucleo industriale e con l'apertura dell'autostrada negli anni '70. Pereto con circa 760 abitanti fa parte del club dei Borghi autentici d'Italia ed è un antico centro della Marsica situato alle falde del Monte Fontecellese, a circa 800 metri sul livello del mare. è caratterizzato dal Castello medievale con imponenti torri del XIII secolo, che domina l'intera area, in cui fu imprigionato Rostainuccio Cantelmo. Il castello appartenne alla famiglia Colonna, che ne detenne il possesso a partire dal tardXV secolo, quando il re di Napoli donò ad essa il paese. Nelle vicinanze, in posizione solitaria, si trova l'antico Santuario della Madonna dei bisognosi. Oricola è posto a un'altitudine di metri 900 circa s.l.m. ed una popolazione di circa 1200 abitanti. Nelle vicinanze dell'abitato sono stati trovati i resti di insediamenti di origine italica.
E' dominato dall'imponente rocca, ricostruita nella seconda metà del XV secolo, da cui è stato ricavato in parte l'attuale municipio. Dopo la dominazione normanna (XII secolo), Oricola divenne feudo degli Orsini e, successivamente, dei Colonna, seguendo in ciò il destino di tutto lo Stato di Tagliacozzo. Da vedere, le chiese di S. Restituta con all'interno, affresco duecentesco e la parrocchiale del SS. Salvatore, che conserva un organo di grande pregio artistico, costruito nel 1855 dal romano Tommaso Vayola artefice di altri organi di chiese marsicane. Rocca di Botte consta di circa 750 abitanti. Durante il Medioevo la cittadina era nota con il nome Rocca de Bucte secondo alcuni documenti risalenti al XII secolo. Rocca di Botte subì una grave epidemia di peste nel XVII secolo che ne causò un brusco spopolamento. Nel 1496 il paese divenne feudo della importante famiglia romana dei Colonna grazie alla donazione fatta a questa dinastia da parte di Ferdinando II di Napoli. La Piana del Cavaliere è incastonata tra i monti Carseolani, i monti Simbruini e i monti Lucretili ed è percorsa dal fiume Turano che va ad alimentare l'omonimo lago. Per buona parte è ricoperta dalla Macchia di Sesera ai margini della quale, nei pressi dell'attuale Civita di Oricola, sorgeva l'antica Carseoli. E' attraversata dalla linea ferroviaria Roma-Pescara dalla Nazionale Tiburtina Valeria e dall'autostrada A24. |