Tappa in Abruzzo per la nuova puntata di Sereno Variabile. Due le località che tocca Osvaldo Bevilacqua nel suo tour: Atri, in provincia di Teramo, e Penne, in provincia di Pescara. Nel suo itinerario Osvaldo Bevilacqua è affiancato da una informale giuria composta da tre persone legate al territorio, Luigi di Fonzo, giornalista del “Centro” di Pescara, Cristian Tobia, operatore turistico, e Silvia Anello, direttore del coro Claricantus di Atri, che nel corso della trasmissione daranno la loro amichevole valutazione sulle proposte presentate dalle due località.

foto di Guglielmo di Camillo
Primo appuntamento nei laboratori dell’Oasi del Lago di Penne dove si parla della tradizione della tessitura artigianale e dell’ambiente naturale tutelato dalla Riserva Naturale Regionale del Lago di Penne.
Nelle strade del centro storico di Penne Osvaldo intervista alcuni studenti che parleranno dei percorsi cicloturistici che portano alla scoperta dei sapori, dei palazzi e delle fontane della città e ricorderanno la leggenda di Bruna e Rocca, le gemelle figlie del fondatore dell’antico borgo, che viene rievocata ogni anno.
Incontriamo poi un gruppo di giovani aderenti al Fai, Fondo Ambiente Italiano, che illustreranno la loro attività di valorizzazione dei palazzi e monumenti di Penne e in un innovativo caffè letterario faremo conoscenza con un pittore giramondo di origine inglese approdato in Abruzzo.
Lasciata la provincia di Pescara, visitiamo il suggestivo scenario della Riserva Narurale dei Calanchi di Atri, istituita nel 1995, dove viene liberata una poiana, per l’occasione battezzata Serena, che è stata curata presso il Centro recupero fauna selvatica del Corpo Forestale dello Stato di Pescara.

foto di Guglielmo di Camillo
Ascoltiamo le voci della Schola Cantorum "Aristotele Pacini", che rinnova la millenaria tradizione delle cappelle musicali del Duomo di Atri, e scopriamo alcune curiosità nascoste negli affreschi della cattedrale. Osvaldo intervista Pino Strabioli in veste di direttore del Teatro comunale di Atri e successivamente si cala nei meandri dell’antico sistema idrico di epoca romana che si dirama nel sottosuolo della città.
Dopo una panoramica sui formaggi e i prodotti tipici del territorio, entriamo nell’antico monastero delle Clarisse, dove le suore ci parleranno di fede, accoglienza e carità al giorno d’oggi.

foto di Guglielmo di Camillo